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TIPOLOGIA: Cortometraggio

TEMA: Disabilità fisica (paralisi cerebrale)

TITOLO: “Cuerdas”

DURATA: 11 min

REGIA: Pedro Solís García

CAST: María Temprado, Belén Rueda, Blanca Formáriz, Estefanía Nussio, Miriam Martín

GENERE: Drammatico

CLASSIFICAZIONE: 🟢 *

TRAMA

“Cuerdas“ è una storia ambientata in un orfanotrofio e parla di una ragazzina, Maria, e di un bambino in carrozzina per paralisi cerebrale. Tra i due nascerà una bella amicizia in grado di andare oltre le apparenze, grazie soprattutto all’empatia e all’amore verso il prossimo, e attraverso giochi e corde che terranno i due bimbi legati per sempre…

COMMENTO PERSONALE **

“Cuerdas” è semplicemente uno dei corti più belli e commoventi che io abbia visto sulla disabilità, di quelli che veramente andrebbero mostrati nelle scuole, a partire da quelle elementari, fino alle superiori di secondo grado e oltre, all’Università, magari proprio nelle facoltà che formano insegnanti (SPOILER, salta al paragrafo successivo se non vuoi leggere anticipazioni), come la protagonista Maria alla fine diventa, segnata per sempre da un’amicizia indimenticabile.

Sarà che questo corto il regista Pedro Solis lo ha dedicato a suo figlio Nicholas, affetto davvero da paralisi cerebrale, fatto sta che “Cuerdas” le “corde” le sa toccare nel modo giusto, facendo riflettere e commuovere senza pietismo, sbattendo in faccia una realtà dolorosa ma cercando comunque di ribaltarne la prospettiva con un finale positivo, carico di speranza e di amore.

  • PRO: La semplicità con la quale tratta un tema difficile (e doloroso).
  • CONTRO: Nessuno.

* LEGENDA CLASSIFICAZIONE:
🔴 = parla di disabilità in modo totalmente sbagliato (con pietismo, compassione, «inspiration porn» o eccessiva «romanticizzazione») e inoltre ha una pessima trama, banale o emotivamente ruffiana, facendo leva sulla pancia del pubblico;
🟡 = parla di disabilità non del tutto correttamente a livello concettuale ma ha una trama molto piacevole, emozionante, divertente o con punti interessanti (insomma, rappresenta comunque un buon prodotto di intrattenimento, così godibile però da non far pensare allo spettatore medio che quello che sta guardando non è proprio inclusivo);
🟢 = parla di disabilità in modo perfetto e ha pure una storia che funziona, accattivante, riuscendo a coinvolgere e a emozionare chi guarda in modo “sano”, senza ricorrere a un pietismo dannoso.

** DISCLAIMER:
Ogni commento a film, docu e serie TV è puramente personale: l’analisi sul fronte “inclusione” si fonda sempre su uno studio multidisciplinare ed esperienza professionale, mentre non c’è alcuna intenzione di dare pareri tecnici cinematografici, non avendo specifiche competenze in materia. Ricordo inoltre che l’arte resta ovviamente in gran parte soggettiva, perciò tutte le altre opinioni (compreso quelle divergenti) meritano rispetto e sono valide, basandosi sulle proprie emozioni. Fanno parte di questa lista quei titoli entrati nella grande distribuzione come Cinema, Netflix o Amazon Video; sono quindi escluse opere, soprattutto amatoriali, che sarebbero invece difficilmente reperibili.