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L’analisi del linguaggio del corpo ha ormai preso piede nella cultura occidentale. Per qualcuno è una scienza a tutti gli effetti (utilizzata in criminologia e nel diritto, ad esempio); per altri rappresenta un acchiappa citrulli. Senza dubbio, una dose di verità sta da entrambe le parti.

La comunicazione non verbale diventa spesso, infatti, un mezzo per spillare soldi, illudendo i non addetti ai lavori di poter comprendere gli altri attraverso poche mosse standardizzate. Conoscere i segreti per interpretare le reazioni altrui e migliorare le proprie capacità di relazione, ovviamente, non avviene gratis ma attraverso corsi a pagamento (anche online).

Vuoi sapere se tuo suocero tenterà di avvelenarti al prossimo cenone natalizio? Potrai farlo in dieci video-lezioni. Il tuo datore di lavoro ti sputa nel caffè prima di portartelo in ufficio? Basta un workshop nel fine settimana. La barista di fiducia ti rifila cornetti tradizionali spacciandoli per vegani? Nulla di più facile: qualche slide, un test a crocette e puoi dormire tranquillo.

La parte più tragicomica arriva con i suggerimenti per la sfera sentimentale: capire se il tuo partner ti ama o ti tradisce; se sogna il matrimonio o l’emigrazione; se tutti i suoi “non ho niente” e i “va bene” abbiano davvero il loro significato (in questo caso, riguardo l’universo femminile, non serve pagare per conoscere la risposta giusta, che è notoriamente sempre quella opposta).

Pensavo però di aver letto di tutto, eppure ancora una volta mi ero illuso. L’ho capito trovandomi davanti questo articolo: “I modi in cui lei ti fa capire che vuole fare sesso con te”. Ho pensato: davvero c’è bisogno di una lista così deprimente per non farsi scappare una notte di passione? Siamo così disperati da voler cogliere tutto il coglibile? Esiste gente incapace di vivere i rapporti in modo spontaneo e naturale, senza tattiche e strategie? Evidentemente – tristemente – sì.

E allora, dato che ci piace rompere i pregiudizi e annullare le diversità, ho deciso di scrivere una guida simile, però rivolta ad un ragazzo con disabilità. Ciò che ne è venuto fuori è tra l’esilarante e il grottesco, anche se a pensarci non si discosta tanto da ciò che certe idee alimentano ogni giorno: un mare di stereotipi, luoghi comuni e noiosi cliché sessisti. Altro che del sano e meraviglioso sesso, fuggite sciocchi! (cit.)

13 MODI PER CAPIRE SE LE PIACI (ANCHE SE SEI IN CARROZZINA):

  1. Si siede sulle tue gambe ad ogni occasione;
  2. Mentre parla, accarezza i tuoi freni mordendosi le labbra;
  3. Ti confessa di avere “un metodo tutto suo” per controllare la pressione delle ruote;
  4. Ti impenna con la scusa di superare le buche, solo per farti appoggiare la testa alle sue tette mentre sballottolano;
  5. Invia solo messaggi vocali “così non fatichi a scrivere”;
  6. Chiede ogni dieci minuti se sei stanco o hai qualche dolorino, offrendoti grattini rigeneranti;
  7. Indossa abiti con lo strappo perché più facili da togliere;
  8. La sua giostra preferita è l’auto-scontro;
  9. Al supermercato prende solo gli oggetti in alto, regalandoti panorami mozzafiato;
  10. Vuole un parere specializzato sulla sua nuova rete ortopedica massaggiante antidecubito;
  11. Se sei paraplegico, si preoccupa che il Sistema Sanitario ti passi le dovute pasticche di Viagra;
  12. Parla spesso di sessualità nella disabilità, sostenendo che “c’è ancora tanto da fare” (?);
  13. “Vuoi salire su da me? Sai, ho l’ascensore…”.